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«Di qua dai monti, e non lontan dal mare
V'ha di belle, terre, e castella,
Ma Fratta, dove io nacqui, è singolare,
Onde col titol di Maggior s'appella.»

            

(Carlo Mormile,   prima quartina del Sonetto a Frattamaggiore, 1830 ca)

Città ricca ed operosa, è sorta circa 1.200 anni fa.

Si trova pochi chilometri a nord di Napoli.

Grazie alla produzione della canapa Frattamaggiore ebbe una grande fortuna economica, infatti, agli inizi del ‘900 e fino all’avvento delle fibre sintetiche, era tra le città più ricche dell’Italia Meridionale,

Nel 1902 è stata insignita del titolo di “CITTÀ” da Re Vittorio Emanuele III°, nel 1997 di “CITTÀ BENEDETTINA” e nel 2008 di “CITTÀ D'ARTE”.

La parola Frattamaggiore ha un’etimologia latina (Fracta Major).

“Fracta”, significa “Bosco”, mentre “Maior” fu aggiunto in seguito perché un piccolo gruppo di atellani, dispersi, si stabilì in quella zona dando origine ad un nuovo minuscolo borgo che fu chiamato Frattula, attualmente Frattaminore, Fratta per distinguersi da quest’ultima prese il nome di “Major”, "Maggiore" diventando, così, “Fracta Maior”.

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LA CITTÀ DI FRATTAMAGGIORE

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Frattamaggiore vanta l’appartenenza a quel territorio che Plinio il Vecchio amava definire “Campania Felix”, non solo per la sua ricchezza, infatti, anticamente era l'area più fertile della Penisola Italica, ma anche per la sua bellezza.

Il territorio è in prevalenza pianeggiante.

Frattamaggiore, grazie all'abbazia di San Sossio, nel periodo carolingio fu “terra monastica”.

Nell'850 d.C agli abitanti di Fracta, per lo più boscaioli, si aggiunse una colonia di profughi di Miseno, fuggiti dalla loro città costiera, distrutta dai Saraceni.

Nasce, così, una nuova città, infatti i misenati trasformarono i boschi in terreni fruttuosi, coltivarono la canapa, piantarono i primi rudimentali filatoi, ma soprattutto edificarono un sontuoso tempio in onore di San Sosio, loro concittadino.

Nel 1493 Frattamaggiore divenne sede della Gran Corte della Vicaria che nacque dalla fusione del Tribunale del Vicario con la Gran Corte, fu istituita da Carlo II d'Angiò e costituì la prima magistratura di appello di tutte le corti del Regno di Napoli per le cause criminali e civili.

Nel contempo, le sue funi e le sue gomene si esportavano in tutto l'impero spagnolo, accompagnando probabilmente anche l'impresa di Cristoforo Colombo. Nel periodo borbonico l'artigianato canapiero si trasformò in una fiorente industria tessile, che ebbe modo, alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento, di assurgere ai massimi livelli europei.

Nel 1901 furono inaugurate le reti tranviaria e dell'illuminazione elettrica pubblica, e nel 1904 la Chiesa di San Sossio, che custodisce i corpi di San Sossio e di San Severino, divenne Monumento Nazionale.

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Ancora oggi nella cittadina ci sono palazzi e monumenti che portano i segni delle varie epoche storiche: medioevale, aragonese-spagnolo, borbonico, Ottocento e del primo Novecento.

Negli ultimi 50 anni la città ha cambiato la sua economia, ha modernizzato i suoi servizi, ha esteso la sua configurazione urbana ed appare oggi, con buone quote di attività nei vari settori economici, uno dei centri più importanti dell'hinterland napoletano.

Nel 2008 Frattamaggiore viene nominata città d'arte per sette monumenti:

  •  il Centro storico,

  •  la Chiesa di Sant'Antonio,

  •  il Santuario dell’Immacolata,

  •  la Chiesa di Santa Maria delle Grazie,

  •  la Chiesa di San Rocco,

  •  la Basilica di San Sossio,

  •  la Torre Civica.

Importante è il Museo Sansossiano di Arte Sacra che si trova nella Basilica di San Sossio

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A Frattamaggiore è presente una biblioteca comunale con un patrimonio di 13.476 monografie, 47 periodici correnti e 120 spenti, 4 manoscritti e 3 edizioni del '600, 117 del '700 e 1006 dell'800.

Frattamaggiore ha sempre vissuto di cultura artistica e letteraria.

Ha, da anni, vantato la costituzione di circoli culturali, in cui i giovani hanno trovato costruttivi momenti di crescita attraverso il confronto, la poesia, la lettura, la musica e il bel canto.

Frattamaggiore, infatti, ha dato i natali a numerose personalità illustri: artisti, sportivi, professionisti e letterati che si sono distinti nel mondo.

Tutt’oggi questa città continua a vivere in un clima in cui domina la consapevolezza del valore artistico e culturale che nella storia l’ha caratterizzata.

Un valore che viene fatto proprio, interpretato e trasmesso sia dalle numerose e produttive associazioni che sul territorio lavorano con grande passione e professionalità, sia dalle scuole che nella loro offerta formativa partono sempre dalla conoscenza e dall’amore della propria terra consapevoli che senza la conoscenza delle radici non può esserci un futuro chiaro.

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